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In un’operazione condotta dai carabinieri e coordinata dalla Dda di Palermo, sono state eseguite 12 misure cautelari riguardanti un vasto giro di corruzione in Sicilia. Tra gli arrestati figurano anche un ex sindaco e il capo dei vigili urbani di Agrigento.

La cooperativa sociale “Nido D’Argento”, che fornisce servizi per anziani, minori e disabili da trent’anni nel Palermitano, è al centro dell’indagine. Le tangenti versate da questa cooperativa, che assumevano forme diverse, hanno coinvolto vari funzionari pubblici.
Il legale e rappresentante della cooperativa, Giuseppe Gaglio, insieme a tre dipendenti, ha orchestrato un piano per vincere appalti e assicurarsi la puntualità dei pagamenti dei servizi sociali commissionati. Le tangenti venivano versate attraverso la creazione di fondi neri e vari favori venivano concessi ai funzionari pubblici in cambio di vantaggi personali.
Tra gli esempi di corruzione documentati ci sono colloqui intercettati tra dipendenti della cooperativa e dirigenti pubblici, dove si discuteva di favori e vantaggi in cambio di appalti e pagamenti rapidi. Ad esempio, una dirigente comunale suggeriva come vincere una gara d’appalto in cambio di un posto di lavoro per la figlia. Altri favori includevano gioielli, profumi di marca, olio d’oliva, dolci e panettoni.
L’indagine ha rivelato anche favoritismi nei confronti della cooperativa in vari settori, come la gestione dei servizi socio-assistenziali e l’assunzione di personale.
Questa operazione dimostra l’ampia diffusione della corruzione e l’influenza delle tangenti nel settore pubblico in Sicilia, evidenziando la necessità di interventi severi per contrastare questo fenomeno dilagante.

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