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Leandro Bennato è stato condannato a 20 anni di carcere per il suo coinvolgimento in una catena di sequestri legati al traffico di droga. L’inchiesta, coordinata dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia, ha rivelato un intricato scenario di violenza e criminalità che ha portato alla morte di una delle vittime, Gualtiero Giombini, custode della droga rubata.

I sequestri, avvenuti tra novembre e dicembre del 2022, sono stati perpetrati per recuperare una notevole quantità di cocaina sottratta a Giombini. Le vittime sono state sottoposte a sevizie estreme, con violenze fisiche e psicologiche, al fine di ottenere informazioni sul furto e i suoi autori. Il coinvolgimento di Bennato come mandante dei rapimenti è stato sottolineato dagli accusatori, che lo ritengono responsabile della pianificazione e dell’esecuzione degli atti criminali.
La sentenza ha evidenziato anche il coinvolgimento di altri complici, tra cui Elis Mancinelli, condannato a 19 anni e quattro mesi. La rete criminale operava nell’area di Casalotti e Boccea, orchestrando sequestri lampo e torture per scopi estorsivi legati al traffico di droga.
Il caso ha suscitato sconcerto e indignazione, mettendo in luce l’oscurità del mondo della criminalità organizzata e il suo impatto devastante sulla società. Leandro Bennato e i suoi complici dovranno ora affrontare le conseguenze delle loro azioni, mentre le autorità continuano a combattere contro il crimine e l’illegalità.

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