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Giovanni Barreca, il muratore di Altavilla Milicia coinvolto nella tragica strage della sua famiglia durante un esorcismo, ha fatto delle sorprendenti dichiarazioni accusatorie.

Barreca, attualmente detenuto, ha affermato al suo avvocato di non aver mai esercitato violenza contro i suoi familiari, sostenendo invece che la situazione sarebbe degenerata a causa dell’intervento di una coppia di fanatici religiosi.
Secondo Barreca, i due individui sarebbero stati portati in casa per liberare la moglie e i due figli dal presunto possesso demoniaco. Queste accuse rappresentano un’inversione di rotta rispetto alle precedenti difese fornite dalla coppia, che ora viene indicata come responsabile degli eventi tragici.
Inoltre, Barreca ha escluso la colpevolezza della figlia quindicenne, attualmente indagata per il triplice omicidio, pur riconoscendo in lei una particolare “capacità nell’avvertire la presenza del demonio”. La discussione tra il muratore e il suo avvocato è avvenuta in presenza della criminologa Roberta Bruzzone, consulente della difesa per valutare la sua capacità di intendere e volere.
Il legale di Massimo Carandente, uno degli altri coinvolti nella strage, ha rinunciato alla difesa, sottolineando la complessità e la gravità della situazione.
Queste nuove dichiarazioni e accuse aggiungono ulteriori dettagli a un caso già di per sé drammatico e complesso, sollevando interrogativi sulla responsabilità e sulle dinamiche che hanno portato a questa tragica sequenza di eventi.

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