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I dati parlano chiaro: i furti d’auto sono in costante aumento in Italia, con una crescita del 7% nel 2023. Questo fenomeno non è da sottovalutare, considerando che dal 2013 sono stati rubati oltre 1 milione e 550mila veicoli, di cui solo il 39% è stato ritrovato.

Il confronto con gli altri Paesi dell’Unione Europea è impietoso: l’Italia è al secondo posto per furti, dopo la Francia, ma con un tasso di recupero molto più basso.
Il ‘Dossier sui Furti di Veicoli 2024’ elaborato da LoJack Italia rivela l’entità del problema. Nel 2023, sono stati rubati 131.679 veicoli, con un aumento generalizzato in tutte le categorie, soprattutto autoveicoli (+11%). Questo fenomeno è alimentato da vere e proprie holding criminali, capaci di smontare e rivendere i veicoli rubati sul mercato nero dei pezzi di ricambio, sia in Europa che in Africa.
Ma quali sono le cause di questo boom? L’utilizzo di dispositivi hi-tech da parte dei ladri, che rendono più facile la violazione delle auto moderne, è uno dei principali fattori. Inoltre, la crescente popolarità degli Sport Utility Vehicles li rende un obiettivo privilegiato, sia per il mercato nazionale che per quello estero.
La lotta contro questo fenomeno richiede un impegno coordinato tra le forze dell’ordine e l’industria automobilistica, per contrastare efficacemente i criminali e proteggere i cittadini da questo rischio crescente.

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