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Un’operazione dei carabinieri ha portato all’arresto di quattro persone legate al clan mafioso Diomede Mercante, accusate di estorsione e altri reati nel porto di Santo Spirito. Tra gli arrestati c’è un pluripregiudicato 52enne affiliato al clan, sua moglie e due complici, incaricati della riscossione del denaro estorto.

L’inchiesta, partita da una denuncia anonima nel 2022, ha rivelato un sistema estorsivo durato anni, con i proprietari delle imbarcazioni costretti a pagare mensilmente somme che variavano da 10 a 100 euro come “protezione” contro furti, danneggiamenti e incendi. Le richieste erano stabilite in base alle dimensioni delle imbarcazioni e alla stagione.

Inoltre, il 52enne aveva occupato abusivamente un’area demaniale antistante il porto e aveva tentato di inserirsi come custode in un circolo nautico, usando minacce e violenza. Nelle perquisizioni sono stati trovati fogli manoscritti con nomi e importi, presumibilmente il registro delle estorsioni.

Il procuratore aggiunto della Dda di Bari ha sottolineato l’emergenza dell’illegalità in alcune zone, come Santo Spirito, dove la presenza mafiosa è in aumento, causando violenza e estorsioni.

Questa operazione rappresenta un importante passo nella lotta contro il crimine organizzato e la protezione della legalità nelle comunità locali.

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