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L’imprenditore Pietro Colucci, gestore di discariche nel savonese, è coinvolto in un’inchiesta riguardante presunti finanziamenti “illeciti” ai comitati Change e Giovanni Toti in Liguria.

Le società del Gruppo Waste-Innovatec-Sostenya, alcune direttamente amministrate da Colucci, avrebbero versato circa 195 mila euro senza delibera societaria o registrazione a bilancio. Si sospetta un tentativo di corruzione, soprattutto in relazione agli interessi legati all’ampliamento delle discariche di Bossarino e Boscaccio, oggetto di procedimenti amministrativi presso la Regione Liguria.

Le intercettazioni, sebbene non confermino direttamente le ipotesi di corruzione iniziali, rivelano ulteriori rapporti sospetti. Toti manifesta esplicitamente la volontà di discutere “riservatamente” con Colucci questioni relative alle discariche, suggerendo una connessione privilegiata tra l’imprenditore e il governatore. Tale contesto, combinato con la situazione finanziaria precaria delle società coinvolte, solleva dubbi sulla natura dei finanziamenti.

Le indagini confermano l’interesse della Regione Liguria nei procedimenti legati alle discariche gestite da Colucci, alimentando i sospetti di un’intesa illecita. Nonostante le operazioni di intercettazione non forniscano prove dirette di corruzione, la vicenda solleva interrogativi sulla trasparenza e l’integrità delle relazioni tra imprenditori e politici nella regione.

 

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