Un’ampia rete di traffico di sostanze dopanti è stata smantellata dai Nas, con 3 arresti e 22 indagati a piede libero.

L’operazione è scaturita da un’indagine coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani, che ha portato all’esecuzione di 11 misure cautelari disposte dal gip del Tribunale di Rimini.

Gli indagati, accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze dopanti, importazione illegale e autoriciclaggio, includono professionisti del fitness, gestori di palestre e commercianti di integratori alimentari.

L’organizzazione, con sede a San Marino e collegamenti internazionali, approvvigionava sostanze proibite come steroidi anabolizzanti, stimolanti e anoressizzanti dalla Cina, tramite la Germania. Questi principi attivi venivano poi assemblati in laboratori clandestini e trasferiti in un magazzino sammarinese, per essere successivamente distribuiti a venditori locali in tutta Italia. Le accuse includono anche la produzione di mix di prodotti dopanti particolarmente dannosi per la salute.

L’indagine è partita da segnalazioni dell’Agenzia delle Dogane nel giugno 2021, quando è stata individuata una spedizione contenente sostanze anabolizzanti. Durante le perquisizioni sono stati trovati 26 flaconi della ‘droga dello stupro’, 1200 fiale di nandrolone, 20 kg di efedrina e 400 kg di principi attivi per la produzione di anabolizzanti, steroidi e ormoni della crescita. Le sostanze, già confezionate e pronte per la vendita, erano destinate a una clientela principalmente composta da frequentatori di palestre, professionisti del body-building e giovani desiderosi di migliorare il proprio fisico.

Gli ordini delle sostanze avvenivano tramite comunicazioni criptate su whatsapp e telegram o piattaforme web dedicate. L’operazione ha portato al sequestro di ingenti quantitativi di sostanze dopanti e alla sospensione di una pericolosa attività criminale che minava la salute pubblica.

Le ultime notizie in diretta dal Panorama Inter e Intra Nazionale.