I bombardamenti martellanti della Russia in Ucraina hanno provocato danni significativi a diverse centrali elettriche, con l’attacco di ieri che rappresenta il più massiccio degli ultimi tempi.

Di fronte a questa crescente minaccia, il parlamento ucraino ha recentemente approvato una legge che consente ai detenuti di arruolarsi nell’esercito.

Tuttavia, questa misura presenta delle restrizioni: i detenuti condannati per crimini gravi come stupro, omicidio, traffico di droga e tradimento non sono ammessi. Inoltre, devono mancare meno di tre anni alla fine della pena. Questa iniziativa si aggiunge alla legge sulla mobilitazione, che ha già abbassato l’età per l’arruolamento da 27 a 25 anni.

Attualmente, l’esercito ucraino conta un milione e centomila soldati, con trecentomila di loro schierati sul fronte. Sebbene questa forza sia sufficiente per mantenere le posizioni, dopo 800 giorni di guerra senza fine, si rendono necessarie rotazioni più leggere per garantire la sostenibilità delle operazioni militari.

Questa svolta nella politica di arruolamento riflette la grave situazione di sicurezza in Ucraina e l’impegno del paese nel proteggere la propria sovranità di fronte all’aggressione russa continua.

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