Il corteo pro-Palestina organizzato all’interno dell’Università La Sapienza è stato caratterizzato da momenti di tensione e disordini.
Gli studenti hanno esposto striscioni e cartelli con scritte come “Palestina libera” e “Stop al genocidio”, manifestando anche contro il governo e l’università stessa per i presunti legami con Israele.
Durante la protesta, sono stati compiuti atti vandalici, con petardi fatti esplodere, fumogeni colorati e cassonetti dei rifiuti rovesciati. Alcuni studenti hanno imbrattato i muri con impronte di vernice rosse e hanno lanciato uova e vernice contro il rettorato. La situazione è diventata ancora più tesa quando alcuni manifestanti hanno intonato cori contro la rettrice Antonella Polimeni e hanno cercato di bloccare l’ingresso dell’edificio.
La protesta, sebbene mirasse a esprimere solidarietà alla Palestina, ha causato disagi e danni all’interno dell’università, sollevando interrogativi sulla gestione delle manifestazioni all’interno del campus.
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