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Il 12 maggio scorso, lungo la pista ciclopedonale che collega la Slovenia con Trebiciano, sono stati arrestati due passeur ucraini che trasportavano nove migranti provenienti dall’Egitto e dalla Siria.

L’operazione è stata condotta dalla polizia locale, che ha risposto a segnalazioni riguardanti la presenza di migranti nella zona boschiva tra Trebiciano e Padriciano.

Dopo aver notato un veicolo con targa della Repubblica Ceca sulla pista ciclopedonale, la polizia ha organizzato un servizio di controllo e osservazione, supportato da unità speciali. Il conducente del veicolo è stato fermato mentre cercava di attraversare la frontiera con sei migranti egiziani a bordo. Successivamente, un secondo veicolo con targa ungherese è stato fermato, e il conducente è stato bloccato mentre cercava di impugnare un coltello a scatto. A bordo del secondo veicolo c’erano tre cittadini siriani.

I due passeur, cittadini ucraini, sono stati arrestati con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Inoltre, al conducente che ha tentato di utilizzare il coltello è stata ipotizzata anche la violazione per il possesso di armi non licenziate. I veicoli utilizzati per il trasporto sono stati sequestrati.

Due dei nove migranti sono stati respinti immediatamente verso la Slovenia, mentre un minorenne è stato affidato a una struttura cittadina convenzionata. Gli altri sei migranti, che hanno espresso l’intenzione di chiedere protezione internazionale, sono stati denunciati a piede libero per ingresso illegale sul territorio nazionale.

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