In Puglia, una recente decisione del Consiglio regionale, approvata nonostante un parere contrario del Ministero della Salute, ha sollevato polemiche e dubbi.
L’emendamento, proposto dai consiglieri Marco Galante e Mauro Vizzino, elimina il limite di età di 65 anni (estendibile fino a 70 anni in casi eccezionali) per i direttori sanitari delle cliniche private, aprendo la strada a direttori ultra-settantenni, e teoricamente anche novantenni.
Tale mossa è vista da molti come un cedimento alle pressioni di certe lobby della sanità privata e ha suscitato preoccupazioni riguardo alla capacità di questi direttori anziani di assolvere efficacemente a compiti così cruciali.
Si teme che questa decisione possa compromettere la qualità e la sicurezza delle cure sanitarie in una regione già alle prese con diverse sfide nel settore.
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