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In una significativa operazione a Brescia, le forze dell’ordine hanno scoperto che tre aziende agricole, due delle quali formalmente dedicate alla coltivazione di canapa sativa legale, erano in realtà utilizzate per coltivare marijuana illegalmente.

L’operazione ha portato al sequestro di oltre 2,3 tonnellate di marijuana essiccata, pronta per la lavorazione e la distribuzione sul mercato nero.

Otto persone sono state coinvolte nell’operazione, con due di esse finite in carcere e altre quattro agli arresti domiciliari. Le accuse principali includono la coltivazione, produzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini, condotte dalla guardia di finanza con la collaborazione del comparto aeronavale, sono state innescate dalla scoperta delle pratiche illecite nelle aziende agricole che, camuffate da innocue coltivazioni di canapa, nascondevano vaste piantagioni di marijuana. Gli alti valori di THC rilevati nei campioni delle piante coltivate hanno confermato la natura illecita delle operazioni.

Oltre alla marijuana, sono stati sequestrati 4 kg di hashish e 0,5 kg di Hhc, una nuova sostanza psicotropa recentemente classificata come illegale dal Ministero della Salute. Sono state inoltre sequestrate apparecchiature avanzate utilizzate per la raffinazione delle droghe, tra cui strumentazione per l’estrazione di oli ad alta concentrazione di THC e la produzione di Bhutan Hash Oil, ricavato con l’uso del gas butano.

Questo sequestro rappresenta un colpo significativo al mercato illegale di stupefacenti nella regione e sottolinea il continuo impegno delle autorità italiane nella lotta contro il narcotraffico e le operazioni di droga camuffate da attività legali.


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