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I tempi di attesa nei pronto soccorso italiani sono aumentati significativamente dal 2019, passando da una media di 25 ore a 31 ore nel 2023, un incremento del 25%.

Questo allungamento dei tempi è un indicatore del crescente disagio per i pazienti e della pressione assistenziale che deve affrontare il personale sanitario.

Parallelamente, i costi per paziente sono cresciuti: +13% per esami di laboratorio, +23% per diagnostica per immagini e +15% per i farmaci. Questi aumenti riflettono non solo un rialzo dei prezzi, ma anche l’intensificarsi delle attività cliniche, una maggiore complessità dei casi trattati e un’attenzione più accurata nella diagnostica e nella terapia.

Un altro dato significativo è il numero di accessi al pronto soccorso da parte degli anziani, che è salito sensibilmente, passando dal 23% al 27% del totale. Questo aumento sottolinea una trasformazione importante nella demografia dei pazienti, con esigenze cliniche e assistenziali molto più elevate rispetto al passato, che richiedono un impegno maggiore da parte dei professionisti sanitari.

Inoltre, circa il 3,5% dei pazienti ha avuto più di cinque accessi al pronto soccorso nel solo anno 2023. Questi ‘frequent flyers’, come vengono chiamati, spesso presentano problematiche complesse, sia cliniche che assistenziali, che non trovano risposta sufficiente nei normali percorsi di cura e che quindi ricorrono ripetutamente al pronto soccorso.

Questi dati, forniti da Simeu, sono un campanello d’allarme per il sistema sanitario italiano, indicando la necessità urgente di riforme e adeguamenti per gestire più efficacemente la crescente domanda di servizi di emergenza e garantire la sicurezza e il benessere dei pazienti.

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