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Un grande cubo racchiuso da un sipario bianco e blu domina l’ingresso della LA Art Show, la fiera d’arte contemporanea che si tiene fino a domenica al Convention Center di Los Angeles. All’interno del drappeggio, la video installazione “Il Giardino Planetario” dell’artista italiano Pietro Ruffo, commissionata dall’Istituto italiano di cultura di Los Angeles.

Il padiglione è avvolto da morbide tende su cui è stampato il disegno di una foresta primordiale realizzato a penna Bic. Il video proiettato all’interno – creato in collaborazione con lo studio romano di arte digitale Noruwei – accompagna il visitatore attraverso paesaggi aridi e deserti, in cui ritorna una grande roccia a forma di teschio. “L’animazione riflette sulla mutevolezza del nostro ecosistema e sulla nostra capacità di adattarci a cambiamenti sconvolgenti”, spiega Ruffo, alla sua prima personale nella città californiana. “È anche la prima volta che presento un’installazione immersiva con un video: sono molto contento della risposta dei visitatori”, dice l’artista, che negli ultimi anni ha ricevuto importanti commissioni pubbliche e private tra cui la biblioteca Apostolica Vaticana, il museo dell’Università di São Paulo o il Bardo di Tunisi.
Con 20 mila opere esposte, 120 gallerie invitate e 23 paesi rappresentati, LA Art Show è uno degli appuntamenti per l’arte contemporanea più importanti degli Stati Uniti. Al suo interno, la sezione DIVERSEartLA curata da Marisa Caichiolo è riservata a musei ed enti governativi no profit. L’edizione del 2023 è dedicata alla crisi climatica e soprattutto al tema più attuale per Los Angeles, la siccità: un fenomeno che si presenta ogni primavera in modo sempre più drammatico e che le piogge torrenziali di gennaio non hanno scongiurato nemmeno per quest’anno.
“Quando si pensa alle arti visive in Italia” – commenta il direttore dell’Istituto italiano di cultura Emanuele Amendola – “si immagina la grande tradizione del rinascimento o del barocco. Il ministero degli Affari Esteri è invece impegnato a promuovere anche il contemporaneo”. In quest’ottica, Amendola ha commissionato per la prima volta un’opera ad hoc per la manifestazione losangelina, scegliendo l’artista adatto al tema di quest’anno: “Ruffo – aggiunge il direttore – da sempre indaga tematiche legate all’ambiente e alla fragilità del nostro pianeta, proponendo un’arte che fa riflettere e ispira un cambiamento positivo”.

ANSA


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