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Sul tavolo del Consiglio dei ministri arriva la bozza del decreto aiuti quater ed è composta da 13 articoli. Spunta anche una revisione riguardante il Superbonus. Ma sono diversi i temi presenti.

L’agevolazione sarà confermata anche per gli immobili unifamiliari ma con un limite di reddito (15mila euro) variabile in base a una sorta di quoziente familiare. Tra gli altri effetti della norma anche quello di far scendere nel 2023 la percentuale dello sconto sulla spesa per i lavori di efficientamento energetico dal 110 al 90%.

Nel testo è inclusa anche una norma sblocca-trivelle per l’incremento della produzione di gas naturale.
Altra misura contenuta nella bozza del decreto, infatti dal 1° gennaio del 2023, il tetto all’uso del contante passa da mille a 5mila euro.
Si stanziano poi 80 milioni di euro per il 2023, destinati a contributi per i commercianti obbligati alla trasmissione telematica dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate. I contributi sono in credito di imposta pari al 100% della spesa sostenuta, fino a 50 euro per ogni registratore telematico (il registratore di cassa connesso a internet) acquistato.

Sale poi da 600 a 3mila euro la soglia dei premi esentasse che le imprese potranno concedere ai dipendenti come “fringe benefit” per pagare le bollette. In questo senso il dl Aiuti quater ricalca, alzandone il tetto, la norma del dl Aiuti bis. Il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati al lavoratore dipendente, nonché le somme erogate o rimborsate allo stesso dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas, non concorreranno dunque a formare il reddito imponibile nel nuovo

Sempre sul fronte bollette, tra le misure di sostegno per fronteggiare il caro energia figura anche la possibilità per le imprese di chiedere la rateizzazione delle bollette di luce e gas. Nel testo si legge che le aziende con sede in Italia “hanno facoltà di richiedere la rateizzazione degli importi dovuti a titolo di corrispettivo per la componente energetica di elettricità e gas naturale ed eccedenti l’importo medio contabilizzato, a parità di consumo, nel periodo di riferimento compreso tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2021, per i consumi effettuati dal primo ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 31 dicembre 2023.

Viene prolungato lo sconto sulle accise dei carburanti, in scadenza il 18 novembre, e l’aliquota Iva agevolata al 5% sul gas per autotrazione infatti la scadenza viene prorogata al 31 dicembre 2022. Fino a fine anno le accise sono fissate per la benzina a 478,40 euro per mille litri, per il gasolio usato come carburante a 367,40 euro per mille litri e per il Gpl usato come carburante a 182,61 euro per mille chilogrammi.


stefanodemartino@gmail.com'

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