0

Mentre lo strale di Banksy raggiunge anche le strade dell’Ucraina, l’ultima sua denuncia a colpi di stencil sulla parete di un edificio semidistrutto dai bombardamenti a Borodyanka, insediamento urbano di Kiev, che raffigura un bambino judoka, con cui sia allude all’Ucraina, che mette ko un adulto, con un richiamo a Putin, sospeso da presidente onorario della federazione internazionale di Judo.

La voce dello street artist anonimo si unisce agli artisti/colleghi, che si danno appuntamento a Bologna in occasione di una mostra dedicata alle opere più controcorrenti, rivoluzionarie e provocatorie dell’era moderna.

Dall’11 novembre al 7 maggio gli enfants terribles dell’arte, Jago, Banksy e TvBoy, si danno appuntamento a Palazzo Albergati con 60 capolavori per raccontare alcune delle storie più trasgressive della public art italiana e internazionale, il tutto attraverso un dialogo tra il misterioso artista inglese ed emergenti colleghi italiani.
La mostra Jago, Banksy, TvBoy e altre storie controcorrente si presenta come una monografica delle opere più significative di ciascun protagonista, che segue un filo provocatorio. Così Girl with Baloon e Bomb Love di Banksy fanno l’occhiolino all’ Apparato circolatorio e a Memoria di sé di Jago per lasciarsi andare alla serie dei baci e a quella degli eroi di TvBoy.

In mostra Obey  con il celebre manifesto Hope, realizzato nel 2008 per sostenere la campagna presidenziale di Barak Obama. Come dimenticare Ravo con La ragazza con l’orecchino di perla e poi Laika con il suo celeberrimo Not this “game” fino a Pau con la sua serie delle Santa Suerte.

Il muro, massima espressione della Street Art, con i cartelli stradali e le staccionate in legno di Thierry Guetta, alias Mr Brainwash, mentre tra sacro e profano si collocano le figure di Pau.

La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 20 con la biglietteria che chiude con un’ora d’anticipo.

stefanodemartino@gmail.com'

Pinguini Tattici Nucleari, il primo tour negli stadi nel 2023

Previous article

Al Castello di Masino la prima edizione di “Due Giorni per la Lettura”

Next article

You may also like

Comments

Leave a reply

More in Arte