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Si continua a scavare per cercare i 5 dispersi | Protezione Civile: “Fragile il 94% dei comuni”. Recuperati sette corpi, tra cui un neonato e due bambini. Oltre duecento gli sfollati. Sull’isola restano al momento chiuse le scuole.

Spalare il fango, non smettere di lavorare con mezzi escavatori e a mano, a seconda delle situazioni: in queste ore la priorità a Casamicciola è fare presto.

Presto per mantenere accesa la speranza di poter salvare i 5 dispersi che ancora mancano all’appello dopo il ritrovamento di 7 vittime dell’alluvione. Seconda notte di dolore sull’isola ma anche di lavoro di soccorritori e volontari impegnati nelle ricerche ma per cercare di liberare case, alberghi, negozi, dalla muraglia di fango. Tempi brevi li chiedono anche i 230 sfollati, temono di non poter rientrare nelle loro abitazioni.

Si continua a scavare

Dopo la frana a Casamicciola (Ischia), sono finora sette i corpi recuperati mentre si continua a scavare per cercare le cinque persone ancora disperse.

Tra i morti un neonato e due bimbi. Sono 4 i feriti e 230 gli sfollati. Sull’isola restano chiuse le scuole. Il Cdm dichiara lo stato d’emergenza e dispone un primo stanziamento da 2 milioni di euro. Intanto il capo della protezione civile Fabrizio Curcio avverte: “Abbiamo più del 94% dei nostri Comuni soggetti a frana, l’Italia è fragile“.

Il lavoro dei soccorritori si concentra, tra l’altro, su di un solaio. Le verifiche mirano ad accertare se vi possano essere persone dentro. Per accedervi bisogna completare la pulizia della strada d’accesso dal fango, uno degli ostacoli più difficili da rimuovere nelle varie zone colpite dalla frana.

Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione Civile

“Riesco a parlare di prevenzione solo durante le emergenze: è drammatico a tutti i livelli, siamo qui a parlarne perché purtroppo c’è una tragedia”. Lo ha detto Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione Civile. “Consapevolezza è il primo punto, che deve essere istituzionale in primo luogo, con la gestione e le risorse sul dissesto e le attività di prevenzione. Da una parte la politica si deve interessare alle tematiche di resilienza, dall’altra parte il cittadino deve chiedere più sicurezza”, ha spiegato. 


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