Picchetto d’onore della Croce Rossa Italiana, palloncini bianchi e feretro portato a spalla dai colleghi volontari. Così il Comitato di Senigallia della Cri ha voluto porgere l’ultimo saluto all’autista e soccorritore Simone Sartini, nel giorno del suo funerale dopo il tragico schianto con l’ambulanza mentre svolgeva un trasporto sanitario.
Occhi rossi e lucidi a testimonianza di quanto fosse ben voluto da tutti, la chiesa non è riuscita a contenere tutti i familiari, amici, conoscenti e colleghi riunitisi per l’addio al 28enne morto Falconara, sullo svincolo tra il casello di Ancona Nord e la SS76, dove l’ambulanza è stat schiacciata da un tir che si è ribaltato. Con lui è morto il paziente trasportato, un 81 di origini brindisine, da tempo residente a Senigallia, Cosimo Maddalo, le cui esequie verranno celebrate domani alla chiesa della Pace. Un altro soccorritore, 59 anni, è ricoverato all’ospedale regionale di Torrette ma fuori pericolo. Alla funzione religiosa erano presenti decine di volontari dai vari comitati territoriali Cri della Marche, tutti in divisa. C’erano anche il sindaco Massimo Olivetti e l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini. La messa è stata celebrata dal parroco della frazione Cesanella, don Mario Camborata: “Simone ha reso bella la vita di tante persone ma ora non è scomparso: la sua vita si è trasformata. La vita che viene da Dio non finisce”. “Simone era un esempio per tanti – ha aggiunto -: la sua morte è contro natura. Ai familiari possiamo solo ricordare la parola del Signore, perché sia loro di conforto e di speranza per continuare insieme il cammino della vita”. Numerosi i messaggi al termine. Hanno preso la parola vari volontari della Croce Rossa. Dopo la preghiera del volontario, i colleghi hanno portato la bara nel piazzale esterno dove per l’ultimo saluto sono stati fatti volare anche dei palloncini bianchi mentre le sirene delle ambulanze suonavano per omaggiare il soccorritore 28enne.
ANSA
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