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Durante la notte scorsa 33 tunisini, fra cui 7 donne e 8 minori, sono sbarcati a Lampedusa, dopo che l’imbarcazione di 6 metri sulla quale viaggiavano è stata soccorsa dalla motovedetta Cp 273 della Guardia costiera. Su una delle imbarcazioni soccorse c’era anche il cadavere di un giovane.

All’hotspot di contrada Imbriacola sono, al momento, presenti 640 migranti. In mattinata è stato disposto dalla Prefettura di Agrigento il trasferimento di 127 persone che in serata giungeranno a Porto Empedocle.Durante la notte scorsa 33 tunisini, fra cui 7 donne e 8 minori, sono sbarcati a Lampedusa, dopo che l’imbarcazione di 6 metri sulla quale viaggiavano è stata soccorsa dalla motovedetta Cp 273 della Guardia costiera. Ieri, sull’isola, ci sono stati 6 sbarchi con un totale di 286 persone.

Allerta di Alarm Phone, in 100 rischiano di affondare
Circa 100 persone in pericolo su un gommone al largo della LIbia. La chiamata è stata ricevuta da Alarm Phone. “Hanno detto che la loro imbarcazione sta affondando e temono il peggio”, fa sapere il servizio telefonico. “Finora – aggiunge – non siamo riusciti a contattare la cosiddetta Guardia costiera libica su nessuno dei loro numeri. Bisogna inviare soccorsi ora!”.

Naufragio in Tunisia, 15 dispersi
Sono almeno 15 i migranti tunisini dispersi in seguito al naufragio dell’imbarcazione sulla quale viaggiavano, avvenuto al largo delle isole Kerkennah nella notte di lunedì: altre 4 persone che si trovavano sulla stessa barca, sempre tunisine, sono state salvate ieri da un pescatore a circa 21 miglia dal porto delle Kerkennah. Lo ha reso noto il portavoce della Guardia nazionale di Tunisi precisando che proprio i sopravvissuti hanno raccontato che la barca aveva iniziato ad imbarcare acqua la notte del 17 aprile. La stessa fonte ha aggiunto che motovedette e un elicottero stanno setacciando l’area alla ricerca dei dispersi. Il pubblico ministero di Sfax, Faouzi Masmoudi, ha annunciato l’apertura di un’indagine sull’incidente. Secondo i primi elementi dell’inchiesta, i migranti sono di Sidi Bouzid, Kasserine e Kairouan.

E’ arrivata oggi alle 8 al porto di Marina di Carrara (Massa Carrara) la nave Life support di Emergency con 55 migranti soccorsi il 15 aprile scorso nel Mediterraneo centrale: tra loro, secondo quanto spiegato da Emergency, 49 adulti di cui tre donne, tre bambini e tre minori non accompagnati. Insieme al personale della Sanità marittima (Usmaf-Sasn), salirà a bordo un infermiere del 118 con la funzione di direzione delle squadre di recupero, che effettuerà il triage dei migranti, valutando le varie situazioni e le eventuali priorità nello sbarco. I migranti saranno poi trasferiti con pulmini nel centro fieristico ImmCarraraFiere, dove sono stati allestiti un posto medico avanzato per controlli sanitari più accurati, postazioni per il riconoscimento e le identificazioni da parte delle forze dell’ordine e anche spazi, ha spiegato la sindaca Serena Arrighi, “dove poter dare a tutti vestiti puliti e qualcosa da mangiare e da bere. Terminate queste operazioni, infine, queste 55 persone saranno accompagnata in centri di accoglienza non solo in Toscana, ma anche in altre regioni, con i minori che seguiranno ovviamente delle procedure ad hoc.

ansa


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