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Manifestazione in Campidoglio: Facciamo luce sull’intrigo politico che sta dividendo la politica Italiana, Lega da una parte e mondo dall’altra, dalla morte di Navalny.

Manifestazione per Navalny, la piazza del Campidoglio a Roma si è trasformata in un palcoscenico di tensioni e urla, un rituale politico dal sapore sferzante e drammatico per gli esponenti della Lega.

La fiaccolata in memoria del dissidente russo Alexei Navalny si è rivelata un terreno fertile per le critiche esplosive rivolte alla Lega e al capogruppo Massimiliano Romeo, che sono stati accolti da grida di “vergogna, ipocriti” e inviti a “tornare a Mosca da Putin”.

Seppur non ci fosse Parlamentare o membro del governo che non avesse espresso forte ribrezzo per il trattamento dell’oppositore di Putin, alcuni politici sono stati giudicati (dai che si torna sempre sulla Lega) meno legittimati a soffrire per la sua morte

Nel turbine di accuse, il capogruppo leghista Romeo ha risposto con una prosa sfilacciata, tagliando corto sulla responsabilità di Putin nella morte di Navalny: “Qualche sospetto lo abbiamo, ma nessuna certezza”. Le urla di “ipocriti” e “amici di Putin” hanno riempito l’aria, con la Lega che ha replicato definendo coloro che contestavano come incapaci di comprendere la lezione di Navalny dedicata alla libertà.

La manifestazione ha portato in piazza politici di tutte le fazioni, sospendendo persino i lavori alla Camera per consentire ai deputati di partecipare. Ma le divisioni erano palpabili, con contestazioni ai leader leghisti e accuse incrociate tra i partiti. Il capogruppo della Lega Romeo ha difeso la presenza della sua delegazione, sostenendo di essere lì per la libertà, ma le polemiche hanno continuato a fermentare.

Il leader di Azione Carlo Calenda, artefice dell’evento, ha sottolineato l’importanza della solidarietà politica, mentre le polemiche si sono estese anche alla sfera internazionale, con accuse di “fiancheggiamento e complicità con Putin” rivolte alla Lega.

In questo teatro politico fuori dagli schemi (allego le ultime giocate della Lega) , le passioni si scontrano con la ricerca di chiarezza, mentre la figura di Navalny diventa il simbolo di una lotta per la libertà in bilico tra il sarcasmo e la drammaticità delle parole.


stefanodemartino@gmail.com'

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