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La ‘Ndrangheta ha sempre avuto uno dei suoi più grandi talenti nel corrompere le persone giuste al posto giusto, a Gioia Tauro come in altri porti Italiani sono molti gli ispettori delle dogane che, corrotti da una valanga di soldi sporchi, chiudono un’occhio (tutti e due) alle navi piene di cocaina che entrano nel porto.

Gioia Tauro, il pittoresco porto affacciato sulle tenebre dell’illegalità, diventa teatro di un macabro balletto tra funzionari corrotti e ‘Ndrangheta. La guardia di finanza, nell’ambito di un’operazione cinematografica, ha sequestrato 2,7 tonnellate di cocaina, svelando una trama di corruzione che avvolge l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

La danza dei funzionari corrotti si è rivelata un sinistro duetto tra Antonio Pititto, il 60enne residente a Mileto, addetto al controllo scanner, e Mario Giuseppe Italo Solano, il 51enne residente a Limbadi, ex-“guardiano della verità” all’ufficio antifrode. Entrambi finiti dietro le sbarre, orchestravano il loro sinistro balletto nel controllo degli scambi commerciali.

La scenografia del crimine comprendeva Elisa Calfapietra, 36 anni, la dipendente della società di spedizioni residente a Gioia Tauro, intrappolata tra le maglie delle indagini.

Le prove ritrovate rivelano istruzioni precise fornite dai funzionari doganali ai narcos sudamericani. Come se fosse una partitura malefica, i doganieri indicavano come occultare la cocaina tra i carichi, riducendo così il rischio di scoperta durante i controlli. Se il sipario si alzava comunque, gli stessi funzionari offrivano il copione del sequestro, giustificando la perdita della droga e salvaguardando gli accordi.

Il sipario si chiudeva anche sulle avvisaglie della Guardia di Finanza. Uno dei funzionari doganali, non contento del suo ruolo di corrotto, faceva il doppio gioco, avvertendo i complici dell’arrivo delle forze dell’ordine, un’oscena macabra commedia dietro le quinte.

Gioia Tauro, il Porto delle Ombre, dove la luce della legalità si frantuma in un gioco pericoloso tra funzionari corrotti e ‘ndrangheta. Un dramma che ha scosso le fondamenta di un sistema corrotto, trascinando il pubblico nella suspense di un crimine orchestrato sul palco della criminalità organizzata.


stefanodemartino@gmail.com'

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