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Nel cuore della Sicilia, dove il passato ombroso tessuto dalla Mafia si intreccia con storie di riscatto e speranza, sorge Geotrans, un’azienda di trasporti che, da simbolo di oppressione, si è trasformata in vessillo di libertà e prosperità.

Situata a Catania, cuore orientale della Sicilia,  questa azienda non è una semplice compagnia di autotrasporto: è il risultato di una resiliente battaglia contro il dominio della Mafia, un viaggio da un passato buio verso un futuro luminoso, guidato dalla determinazione e dall’ingegno dei suoi lavoratori.

Confiscata nel 2019 dopo anni sotto il controllo delle famiglie mafiose Ercolano e Santapaola, Geotrans ha iniziato a scrivere un nuovo capitolo della sua esistenza. Con un fatturato di cinque milioni nel 2023, 35 dipendenti fedeli e una piattaforma logistica vicino Palermo, la cooperativa di lavoratori guidata da Maurizio Faro dimostra che è possibile rivoltare una realtà funesta in un esempio di successo e integrità.
Questa trasformazione non è stata semplice. Il viaggio di Geotrans, da azienda legata alla mafia a simbolo di riscatto, è stato un percorso in salita, costellato di sfide e ostacoli. Nel momento in cui la giustizia ha sottratto l’azienda alle grinfie della criminalità organizzata, si è trovata ad affrontare la fuga dei clienti, la diffidenza della comunità locale e la lotta per affermarsi in un mercato competitivo.
Ma, grazie alla visione di Cinzia Franchini e al sostegno di Legacoop Sicilia e di figure chiave come Adriano Turrini, Geotrans ha trovato nuove strade per il successo. Investendo con coraggio e determinazione, i lavoratori hanno riscritto il destino dell’azienda, dimostrando che il lavoro onesto e l’impegno possono trionfare sull’oscurità del passato.
Oggi, Geotrans non solo prospera nel settore dei trasporti, collaborando con giganti come Conad, ma rappresenta anche un faro di speranza, mostrando che la redenzione è possibile e che il futuro può essere riscritto.
Un caso nobile in un Mezzogiorno che rinasce, come testimonia il recente arresto della cosca dei “gommoni di lusso”, vicenda della quale abbiamo fatto una notizia video

stefanodemartino@gmail.com'

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