0

Migranti trasportati illegalmente su gommoni di lusso:  una vasta operazione condotta dalla Polizia di Stato, su mandato della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, ha portato al fermo di 12 persone, metà delle quali italiane e l’altra metà tunisine, per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Questa operazione svela un’organizzazione criminale transnazionale che sfruttava gommoni di lusso per trasferire clandestinamente migranti tunisini verso le coste siciliane, offrendo un “servizio VIP” a prezzi esorbitanti, da 3.000 a 6.000 euro a persona, ben al di sopra delle tariffe usuali per viaggi pericolosi su imbarcazioni sovraffollate e malandate.

Il modus operandi dell’organizzazione, con cellule operative sia in Tunisia che in Italia, evidenzia una sofisticata conoscenza delle rotte marittime e l’uso di piloti esperti per eludere i controlli delle navi militari, promettendo ai migranti un passaggio sicuro e veloce.

 

 

L’inchiesta ha messo in luce il ruolo cruciale della cellula marsalese, incaricata del supporto logistico, dalla preparazione dei natanti al reclutamento degli scafisti, prevalentemente tunisini residenti in Italia. Tra gli indagati figura un tunisino richiedente protezione internazionale, sospettato di essere un ex membro corrotto della polizia tunisina e figura chiave dell’organizzazione.

Questo caso non solo solleva questioni legali ed etiche sul fenomeno dell’immigrazione clandestina e sullo sfruttamento della disperazione umana, ma pone anche l’accento sulla necessità di una risposta coordinata e umanitaria alla crisi migratoria.

La collaborazione internazionale, come dimostrato dall’intervento di Europol e da scambi informativi con vari paesi, è fondamentale per combattere efficacemente le reti criminali che lucrano sul traffico di esseri umani.

Mentre l’operazione di Palermo evidenzia il successo delle forze dell’ordine nel disturbare queste reti, riflette anche la complessità del problema migratorio, che richiede soluzioni che vanno oltre la semplice repressione. La storia ci insegna che le misure di sicurezza da sole non sono sufficienti a risolvere le cause profonde dell’immigrazione clandestina, quali conflitti, instabilità politica, povertà e disuguaglianze.

Le autorità del Mezzogiorno sono affaccendate da questo nuovo caso e da quello della voragine al Vomero, a Napoli.


stefanodemartino@gmail.com'

Ponte sullo Stretto: la Procura di Roma apre le indagini, la Lega insorge contro il PD

Previous article

Voragine al Vomero: la Procura di Napoli apre le indagini, al vaglio la rete fognaria e la manutenzione

Next article

You may also like

Comments

Comments are closed.

More in Cronaca