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Il commissario del Consorzio di bonifica, Alfonso Borzillo, è al centro di un processo per presunti appalti truccati e favoritismi. Il GUP Antonella Cafagna ha disposto il rinvio a giudizio insieme ad altre tre persone, accusate di turbata libertà degli incanti, induzione indebita e abuso d’ufficio.

L’inchiesta denominata “Consortium” ha portato alla luce un’appalto da 68 mila euro e una selezione di personale tramite un’agenzia interinale che avrebbe favorito alcune persone prescelte.
Tra gli imputati figurano anche Alessandro Di Bello, consulente tecnico dei Consorzi, l’imprenditore Enrico Frattini e l’ex direttore generale dei Consorzi, Giuseppe Corti. Si contesta in particolare l’affidamento diretto di un appalto all’imprenditore Frattini e una procedura di selezione di personale ritenuta “addomesticata” per favorire il fidanzato della figlia di Borzillo.
Nonostante le richieste di interdizione e arresto avanzate dalla procura, il gip ha disposto solo l’interdizione di Borzillo, mentre altri imputati sono stati assolti. Le indagini hanno coinvolto anche due dipendenti dell’agenzia di lavoro interinale Etjca, ma il gup li ha assolti “perché il fatto non costituisce reato”.
Il caso suscita scalpore nella regione e mette in discussione l’integrità del sistema di appalti pubblici e delle selezioni di personale. Resta ora da attendere l’esito del processo per fare luce su questa vicenda che ha scosso l’opinione pubblica.

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