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Nel corso degli ultimi mesi, le spiagge australiane sono diventate il palcoscenico di una scoperta inquietante: più di 250 chili di cocaina sono stati rinvenuti, distribuiti in pacchetti di varie dimensioni. L’ultimo ritrovamento è avvenuto lunedì su due spiagge a nord di Sydney, con cinque pacchi dal valore stimato di un milione di dollari australiani.

Questo fenomeno non è isolato: dal dicembre scorso, quando è stato scoperto il primo pacco a Magenta Beach, numerosi altri sono stati rinvenuti lungo un tratto costiero di circa 500 chilometri. Questi includono due pacchi di dimensioni considerevoli, ciascuno contenente circa 39 chili di cocaina, trovati a Sydney e a Newcastle lo scorso dicembre.
Il mistero attorno a questi pacchi è amplificato dalla mancanza di chiarezza su come siano finiti in mare. Anche se le autorità ritengono che la cocaina potrebbe provenire dal Sud America e essere arrivata in Australia tramite una nave mercantile, il perché e il come rimangono interrogativi aperti.
Le etichette con le scritte Tesla, Zoe e RZ trovate su tutti i pacchetti e la presenza di cirripedi su alcuni di essi suggeriscono che potrebbero essere rimasti in acqua per diverse settimane prima di essere scoperti. Tuttavia, ciò solleva ulteriori domande sulla reale portata e durata di questo traffico illecito.
In un paese dove l’OCSE segnala un alto consumo pro capite di cocaina, questa scoperta solleva preoccupazioni riguardo alla sicurezza pubblica e alla lotta al traffico di droga. Le autorità sono ora impegnate nell’indagine per risolvere questo enigma che coinvolge spiagge pittoresche e oscure attività criminali.

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