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La morte di Lello Capriati ha scosso profondamente i suoi familiari, che sui social media hanno espresso dolore e rabbia. I figli, Sabino e Christian, hanno condiviso toccanti messaggi dedicati al padre, sottolineando la recente riscoperta del legame dopo anni di separazione dovuti alla sua lunga detenzione. I loro post, pregni di dolore e disperazione, riflettono il vuoto lasciato dalla sua improvvisa scomparsa.

Anche estranei alla famiglia si sono uniti al coro di condoglianze e richieste di giustizia, evidenziando il timore per l’aumento della criminalità e la necessità di maggiore sicurezza nella città. Questo tragico evento ha riacceso i riflettori sull’ombra della criminalità che ancora aleggia su Bari, con l’attenzione nazionale ora focalizzata sulle possibili infiltrazioni mafiose nella vita economica e politica della città.
Inoltre, si inserisce in questo contesto di tensione anche un equivoco riguardante una presunta visita a casa di una delle sorelle del boss Tonino Capriati, un episodio raccontato dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Questo fatto, sebbene smentito, aggiunge ulteriori elementi di complessità a una situazione già intrisa di sospetti, accuse e strumentalizzazioni.
La morte di Lello Capriati non è solo una tragedia per la sua famiglia, ma risveglia anche interrogativi sulla sicurezza e sulla presenza della criminalità organizzata a Bari, richiedendo un’azione decisa da parte delle autorità competenti.

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