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Durante l’attacco iraniano verso Israele, la Marina statunitense ha fatto la storia utilizzando per la prima volta in combattimento l’intercettore missilistico SM-3.

Le navi da guerra USS Arleigh Burke (DDG-51) e USS Carney (DDG-64), stazionanti nel Mediterraneo orientale, hanno lanciato da quattro a sette Standard Missile 3 per intercettare i missili balistici iraniani diretti verso obiettivi israeliani. Questo è stato confermato da due funzionari della difesa a USNI News.
Le navi Carney e Arleigh Burke, entrambe dotate di versioni del sistema di combattimento Aegis modificate per tracciare e mirare ai missili balistici, sono state dispiegate al largo delle coste di Israele come parte delle misure difensive contro l’attacco iraniano.
Nonostante non sia chiaro quali missili gli iraniani abbiano lanciato contro Israele, l’uso degli SM-3 suggerisce che potrebbero aver utilizzato missili balistici a medio raggio con una gittata fino a 1.800 miglia, secondo l’analista missilistico Chris Carlson.
L’SM-3, parte del sistema di combattimento Aegis avanzato della Marina, utilizza un veicolo di uccisione cinetica per colpire e distruggere missili balistici a corto e medio raggio durante la fase di volo intermedia. È in grado di intercettare obiettivi oltre l’atmosfera terrestre e rappresenta un’importante aggiunta alle capacità di difesa aerea della Marina.
Nonostante dozzine di test negli ultimi due decenni, l’SM-3 non era mai stato utilizzato in combattimento fino a questo momento.

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