Il provvedimento prevede che gli studenti con un voto di condotta pari a 5 verranno bocciati, mentre sospensioni superiori ai 2 giorni comporteranno lavori socialmente utili. Inoltre, genitori che aggrediscono docenti e personale scolastico saranno soggetti a condanne penali e multe fino a 10.000 euro.

La riforma, proposta dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, mira a responsabilizzare gli studenti e a ristabilire l’autorevolezza dei docenti. Le opposizioni hanno criticato il provvedimento definendolo autoritario, ma il ministro ha difeso la scelta sottolineando l’importanza di instaurare un clima di rispetto e disciplina nella scuola.

Le novità introdotte includono il ripristino del voto in decimi per la condotta nella scuola secondaria di primo grado, che influenzerà la media complessiva dei voti e i crediti per l’esame di maturità. Le sospensioni comporteranno il coinvolgimento degli studenti in attività di cittadinanza solidale, mentre per le aggressioni al personale scolastico è prevista una multa e la riparazione pecuniaria in favore della scuola.

Inoltre, la riforma prevede la revisione della valutazione nella scuola primaria, con l’eliminazione dei livelli di stampo anglosassone e l’introduzione di giudizi sintetici accanto a quelli analitici. Altre novità includono l’estensione del metodo Montessori e l’istituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico.

Con queste misure, il governo punta a promuovere un ambiente scolastico più sicuro e disciplinato, garantendo il rispetto delle regole e il benessere di tutti gli attori della comunità educativa.

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