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Le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI), come la colite ulcerosa e la malattia di Crohn, stanno diventando un problema sempre più diffuso, con circa 250.000 casi in Italia e 7 milioni nel mondo. L’incidenza annua si attesta intorno a 10-15 nuovi casi su 100.000 abitanti, con un aumento significativo negli ultimi 10 anni.

Il dottor Silvio Danese, direttore dell’Unità di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, ha evidenziato questo preoccupante trend durante un’intervista per Medicina Top, format televisivo dell’agenzia di stampa Italpress.

Questo aumento delle diagnosi e dei pazienti affetti da MICI solleva diverse questioni, tra cui le cause sottostanti e le migliori strategie di gestione e trattamento. Si ipotizza che fattori ambientali, genetici e immunologici possano contribuire allo sviluppo di queste patologie, ma la ricerca continua a esplorare le cause esatte.

La crescente incidenza delle MICI sottolinea l’importanza di un maggior sostegno e consapevolezza tra medici e pazienti. È essenziale garantire una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato per migliorare la qualità della vita di coloro che convivono con queste condizioni croniche.

 

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