0

Un verdetto storico è stato emesso contro la cosiddetta “Mafia del Tronchetto” a Venezia, con condanne che totalizzano quasi cinque secoli di carcere.

Gilberto Boatto, noto come Lolli, e Paolo Pattarello, rispettivamente identificati come la mente e il braccio violento del gruppo criminale, sono stati condannati a 27 anni di reclusione ciascuno. Questo verdetto rappresenta il culmine di un processo che ha riportato alla luce le oscure vicende della criminalità organizzata nel Veneto.

La banda dei “mestrini”, guidata da Boatto e Pattarello, aveva tentato di riattivare il dominio della mafia nel territorio, rivisitando i metodi della storica “Mafia del Brenta” guidata da Felice Maniero. Incarcerati nel 1995, i due avevano fatto ritorno a Venezia nel 2017 e si erano rifatti vivi nel loro vecchio quartier generale al Tronchetto, centro delle loro attività criminali.

Il processo, che ha coinvolto 53 imputati, ha messo in luce la natura criminale dell’associazione, con Boatto e Pattarello al centro di un’organizzazione mafiosa che praticava estorsioni, rapine e spaccio di droga. Il procuratore Giovanni Zorzi ha sottolineato la pericolosità del duo, nonostante la loro età avanzata, evidenziando la volontà di riorganizzare la banda e coinvolgere nuove leve nel crimine.

Accanto a Boatto e Pattarello, altre figure importanti sono state condannate, tra cui Antonio “Mario” Pandolfo, colpevole di aver pianificato una rapina a Gardaland, e l’avvocato Evita Della Riccia, accusata di concorso esterno in associazione mafiosa.

La sentenza, che arriva dopo un lungo processo e una requisitoria di 60 minuti, segna un importante passo nella lotta contro la criminalità organizzata nel Veneto.

Le ultime notizie in diretta dal Panorama Inter e Intra Nazionale.


Padova Est: Nasce un Polo Sanitario All’Avanguardia da 870 Milioni di Euro

Previous article

Uomo lancia pietre e aggredisce gli agenti in stazione a Milano: la polizia gli spara

Next article

You may also like

Comments

Comments are closed.

More in Cronaca