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L’Italia continua a intensificare le sue operazioni militari all’estero, con una spesa in aumento del 5,8% rispetto all’anno precedente, raggiungendo la cifra di 1,8 miliardi di euro.

Tuttavia, nonostante questo incremento, la spesa complessiva rimane stabile all’1,4% del Pil, una percentuale che la NATO ritiene insufficiente e per la quale chiede un maggior impegno.

Il nostro Paese, pur essendo già uno dei principali contributori alle missioni dell’alleanza atlantica, si impegna in oltre 40 missioni internazionali ogni anno, tra cui quelle dell’Unione Europea, della NATO e dell’ONU. Queste operazioni, principalmente di peacekeeping e addestramento delle forze locali, rappresentano un importante contributo alla sicurezza globale.

Gran parte del budget destinato a queste operazioni viene impiegato per finanziare missioni già in corso, ma sono state avviate anche nuove iniziative nel corso del 2024, con una spesa complessiva di 45,9 milioni di euro. Tra le nuove missioni si evidenziano l’operazione Levante, finalizzata alla fornitura di aiuti e alla contenimento di un eventuale escalation nel conflitto tra Israele e Hamas, e l’operazione Aspides, volta a proteggere le navi civili dal rischio di attacchi degli Houthi, nelle acque dello Yemen.

Questo impegno costante dell’Italia nelle operazioni militari internazionali riflette il suo ruolo attivo nel mantenimento della pace e della sicurezza globale, ma evidenzia anche la necessità di un costante monitoraggio e di un aumento degli investimenti per far fronte alle sfide emergenti.

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