La partecipazione dell’Italia alla guerra in Ucraina è imprescindibile, soprattutto considerando la gravità del reato che Putin ha commesso e anche la viltà che  deriverebbe inevitabilmente dal chiudere un occhio su tali crimini.

La questione monetaria non deve essere uno “showstopper” per tutti coloro che fomentavano un contrattacco dell’Ucraina alimentato dall’Ue e dagli Stati Uniti nei confronti della Russia occupata. Chi più spende meno spende? Forse è troppo limitativo, ma coglie bene il senso degli aiuti.

Nuovi sviluppi emergono nell’ambito degli aiuti militari italiani all’Ucraina, con il presidente Zelensky che ha svelato implicitamente l’arrivo imminente di missili per la difesa aerea. Nonostante il velo di segretezza che circonda queste forniture, il ringraziamento di Zelensky alla leader italiana Giorgia Meloni ha svelato indizi sul potenziamento del supporto italiano.

Il dialogo tra Zelensky e Meloni ha messo in luce l’impegno costante dell’Italia nel supportare l’adesione ucraina all’UE e nel rafforzare lo scudo aereo del paese in risposta agli attacchi russi. Fonti precedenti hanno pubblicizzato le forniture italiane, inclusi sistemi come gli Stinger portatili e i missili Aster 30.

Il prossimo annuncio formale riguardo all’ottavo pacchetto di aiuti è atteso il 10 gennaio durante una seduta dei Deputati, sebbene il dettaglio esatto delle forniture resti segreto. Tuttavia, si presume che munizioni d’artiglieria e missili per la difesa aerea siano al centro di questo supporto.

Il tenente generale ucraino Sergiy Nayev ha sottolineato l’importanza critica del sostegno occidentale nel ricostituire le scorte di missili e potenziare la capacità di difesa aerea del paese di fronte alle crescenti minacce russe.

Ultime notizia dal Panorama Italiano e Internazionale        Fonte:AnalisiDifesa