Nella zona compresa tra Don Bosco e Cinecittà Est, una sinistra tendenza prende sempre più piede: l’occupazione abusiva di alloggi di proprietà di Enasarco, l’ex ente previdenziale ora trasformato in fondazione.

Non c’è muro o inferriata che tenga contro gli abusivi, armati di spranghe di ferro, che sfondano le barriere per prendere possesso degli appartamenti invenduti e vuoti. Il fenomeno è completamente fuori controllo, costringendo gli altri inquilini a organizzare ronde per tentare, invano, di fermare l’ondata di illegalità.

Via Flavio Stilicone, viale San Giovanni Bosco e viale Antonio Ciamarra sono solo alcuni degli scenari dove si susseguono le occupazioni. In quest’ultimo caso, otto palazzine da sette piani ciascuna sono totalmente sotto scacco del racket delle occupazioni. Proprietari come Roberta raccontano di risvegliarsi nel cuore della notte per il suono delle spranghe che sfondano le porte.

Nonostante murature e inferriate, gli abusivi trovano sempre un varco. Molti degli appartamenti, rimasti vuoti dopo il tentativo di vendita da parte di Enasarco, sono diventati bersagli ambìti per affitti illegali. Alcuni occupanti addirittura si avvalgono di servizi di noleggio con conducente per trasportare bagagli e attrezzature negli alloggi occupati.

L’amministratore del condominio di viale Ciamarra, Mauro Preiti, denuncia la situazione critica, con una quindicina di appartamenti occupati senza alcun titolo. Gli occupanti mettono a rischio la sicurezza degli stabili, allacciandosi abusivamente all’ascensore e portando bombole di gas.

Mentre la situazione peggiora di giorno in giorno, Enasarco è in trattativa con Roma Capitale per cedere circa 500 appartamenti al patrimonio Erp, nell’ottica di alleviare l’emergenza abitativa. Tuttavia, il numero di occupazioni abusiva mette in discussione l’efficacia di tale soluzione.

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