L’inchiesta sulla corruzione in Liguria rivela un’altra tappa significativa: la scoperta di oltre 200.000 euro in contanti e valuta estera nell’abitazione dell’imprenditore Aldo Spinelli. Questa somma fa parte del sequestro complessivo di oltre 570.000 euro, ordinato dalla procura.

I soldi sono stati trovati all’interno di una cassaforte nell’abitazione di Spinelli, che è uno degli indagati nell’ambito di questa inchiesta. Il giudice per le indagini preliminari ha anche ordinato il sequestro nei confronti di Paolo Signorini, ex presidente dell’autorità portuale, e del figlio di Spinelli, Roberto. Secondo il giudice, questi soldi potrebbero essere il frutto di attività illecite, in particolare di corruzione.

Oltre ai soldi, sono state rinvenute armi nell’abitazione di Spinelli, tra cui due fucili ad aria compressa e tre da caccia. Tuttavia, le armi sembrano essere una vecchia eredità familiare, denunciate fino al 2015 dalla suocera di Spinelli. L’imprenditore, tuttavia, non ha aggiornato la denuncia presso la Questura, il che lo ha esposto a un’accusa di omessa denuncia.

Questi sviluppi aggiungono un nuovo strato di complessità a un’inchiesta già di per sé intricata, gettando ulteriori ombre sulle attività degli indagati e sollevando interrogativi sulla provenienza e sull’uso di questo denaro.

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