Un recente raid aereo israeliano a Rafah ha provocato una nuova ondata di vittime e aumentato la tensione internazionale.
Il raid, mirato a colpire due terroristi di Hamas, ha invece risultato nella morte di 45 civili, inclusi donne e bambini, provocando indignazione globale. La situazione è ulteriormente complicata dall’uccisione di un soldato egiziano, fatto che potrebbe portare a conseguenze imprevedibili, data la storica pace tra Egitto e Israele.
Le reazioni internazionali non si sono fatte attendere. Dignitari europei e arabi hanno espresso forte condanna, e la situazione è stata aggravata da un’ordinanza recente della Corte internazionale di giustizia, che aveva intimato a Israele di fermare le operazioni militari a Rafah. Tuttavia, il bombardamento e l’incendio che ne è seguito hanno lasciato una scia di distruzione e morte.
Padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa, sottolinea l’urgente necessità di un cessate il fuoco. Con morti che potrebbero superare i 50mila e gli sfollati in condizioni disperate, l’escalation del conflitto rischia di trascinare ulteriori attori regionali in una guerra estesa.
La comunità internazionale è chiamata a rispondere con azioni concrete per porre fine a un conflitto che continua a mietere vittime innocenti e destabilizzare l’intera regione.
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