Il leader degli U2 si è schierato da subito contro la guerra in Ucraina e ora non usa mezzi termini nel definire “assassini” il presidente russo e “il suo amico bielorusso Lukashenko“. Il rocker 62enne, ospite di Fabio Fazio a “Che Tempo che fa”, fa anche un appello: “Non perdete la libertà, è la parola più bella al mondo”.
Bono e la libertà
“La Presidente del Parlamento Europeo (Roberta Metsola, ndr) ha detto che l’Italia porterà adesso forza, generatori, energia agli ucraini, questa è l’Italia e io ci credo che lo farete – spiega Bono – Gli ucraini credono forse nella libertà più di noi e la libertà è semplicemente una cosa che per me è tutto. Vedi Putin e il suo amico bielorusso Lukashenko, questi vecchi, grigi, noiosi, che sono degli assassini… la libertà è più sexy di tutta questa roba, non perdete la libertà, è la parola più bella al mondo, che vi lega di più!”.
Putin è un bullo
Bono, che è in Italia per presentare in Italia la sua autobiografia “Surrender” ha commentato le immagini dell’esibizione con il chitarrista The Edge nella metropolitana Kreshchatik di Kiev dell’8 maggio scorso sulle note di “Sunday Bloody Sunday” degli U2: “Sai cosa non piace agli italiani e cosa non piace a me? I bulli. Putin è un bullo. Sta bullizzando un’intera nazione. I suoi obiettivi sono le donne e i bambini dei quartieri popolari”.
L’amore per l’Italia
“Essere qui in Italia stasera mi fa sentire come a casa mia, è una cosa che ho sempre pensato. Mi fa piacere essere qui e non do per scontato il fatto che il pubblico mi faccia un tifo del genere, con così tanto calore”, ha detto Bono che ha anche raccontato di quando nel 2016 fu costretto a sottoporsi a un intervento chirurgico di otto ore al Mount Sinai Hospital di New York durante il quale i medici gli fermarono il battito per salvargli il cuore.
L’intervento d’urgenza – “Un dottore mi disse che avevo ‘un cuore eccentrico’ – prosegue Bono – Non avevo capito che quella era una diagnosi. Solo più tardi mi sono reso conto che la mia era una situazione difficile. Mi hanno aperto il torace, sono arrivati al cuore e hanno notato che ero molto vicino ad avere un problema molto serio, che mi avrebbe catapultato nella tomba. Ma oggi sono qui, mi sento benissimo e sono fortissimo”.
La morte della madre – Bono si è raccontato a cuore aperto a Fabio Fazio e ha parlato anche della prematura scomparsa della madre a causa di un aneurisma cerebrale, quando lui aveva 14 anni: “Portano me e mio fratello Norman in ospedale per dirle addio. Entro nella stanza arrabbiato con il mondo intero. Non riesco a capacitarmi che una parte di lei già non ci sia più. Le teniamo la mano. Ho pochi ricordi di mia madre Iris. Il fatto è che dopo la sua morte in casa non si è più parlato di lei…. Ho scritto questo libro perché ci ho messo la mia vita dentro”.
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