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“Siamo in marcia contro tutte le violenze, quella mafiosa come quella degli Stati. La violenza è sempre irrazionale. Noi crediamo alla irrazionalità della pace” . Con queste parole l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice ha aperto il corteo che da Bagheria raggiungerà Casteldaccia.

L’iniziativa del centro Pio La Torre è stata organizzata a quaranta anni dalla marcia contro la mafia che rappresentò la prima forma di ribellione popolare allo strapotere di Cosa nostra nel comprensorio bagherese. A partire dalla scuola media Carducci di via D’Amico sono gli studenti di decine di scuole. Con loro sindaci provenienti da tutta la Sicilia, esponenti politici, sindacati e numerosi cittadini.

La marcia ripercorre quella che era denominata la strada del Vallone dove trovano una via fuga i killer che avevano appena compiuto omicidi di mafia. Ad aprire il corteo, insieme a Lorefice, anche Vito Lo Monaco, presidente emerito del Centro Pio La Torre. Che dice: la reazione di allora fu provocata anche dall’omicidio di La Torre. E non possiamo sottolineare che oggi grazie alla legge che prende il suo nome i beni mafiosi vengono confiscati”. Anche oggi, come nel 1983, presenti padre Cosimo Scordato e padre Michele Stabile (nell’83 vicario episcopale, quando alla guida della diocesi c’era il cardinale Salvatore Pappalardo”.

ANSA 


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