Il Regno Unito ha registrato un preoccupante aumento del 589% degli atti di antisemitismo dal 7 ottobre, data dell’attacco di Hamas a Israele.

I dati, resi noti dalla Community Security Trust (CST), organizzazione che monitora l’antisemitismo come fenomeno e fornisce sicurezza alle comunità ebraiche nel Regno Unito, indicano un totale di 4.103 incidenti nel 2023, il numero più alto mai registrato in un anno civile. Due terzi di questi si sono verificati dopo il 7 ottobre, con 2.699 incidenti rispetto ai 392 nello stesso periodo del 2022.

Il segretario degli interni, James Cleverly, ha condannato fermamente l’aumento dell’odio e degli abusi anti-ebraici, definendolo “assolutamente deprecabile”. Yvette Cooper, sua controparte laburista, ha affermato che è una “macchia sulla nostra società”.

La CST ha identificato l’attacco di Hamas come un “evento scatenante” e ha registrato il primo caso di antisemitismo alle 12:55 del 7 ottobre, quando un veicolo con una bandiera palestinese ha sfrecciato davanti a una sinagoga nell’Hertfordshire. Da quel momento, gli incidenti sono aumentati rapidamente, raggiungendo il picco di 80 il 11 ottobre, il numero più alto in un singolo giorno mai registrato dalla CST.

Un elemento distintivo di questa ondata è stato il forte aumento degli incidenti nelle scuole e nelle università.

Nel 2023, sono stati registrati 87 casi nelle scuole ebraiche, rispetto ai 20 dell’anno precedente. Anche le istituzioni di istruzione superiore hanno visto un aumento significativo, con 182 incidenti rispetto ai 60 dell’anno precedente.

La retorica antisemita del 2023 era spesso legata a Israele, Palestina, all’attacco terroristico di Hamas o alla guerra successiva. Tra l’1 gennaio e il 6 ottobre, il 19% degli incidenti segnalati includeva “antisemitismo legato a Israele”; dal 7 ottobre al 31 dicembre, la proporzione è salita al 56%.

La frase “Free Palestine” è stata utilizzata in almeno 427 casi, non necessariamente antisemita di per sé, ma spesso indirizzata alle persone o istituzioni ebraiche in modo offensivo o intimidatorio. Gli incidenti registrati includono aggressioni (in aumento del 96% rispetto al 2022), danni e profanazioni di proprietà ebraiche (in aumento del 146%), minacce (in aumento del 196%) e comportamenti abusivi (in aumento del 149%). L’antisemitismo online è aumentato del 257%, mentre le teorie del complotto sono emerse in 319 degli incidenti riportati nel 2023, quasi il doppio rispetto al 2022.

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Fonte: The Guardian