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Antonello Cracolici, presidente della commissione Antimafia dell’Assemblea Regionale Siciliana, si posiziona in difesa dell’idea del Ponte sullo Stretto, criticando però il modo in cui il ministro Matteo Salvini sta portando avanti il progetto, accusandolo di aver trasformato un tema importante in un argomento di scontro politico.

La posizione della Commissione Antimafia il Ponte Sullo Stretto di Messina è chiara: il progetto non dovrebbe essere visto come una bandiera ideologica come fa Salvini, ma piuttosto come un’opera utile per migliorare la mobilità e i diritti dei cittadini, specie nel Sud Italia.
Tuttavia, condivide le preoccupazioni sollevate da un esposto alla procura di Roma contro il progetto, sostenuto dalla segretaria del PD Elly Schlein insieme ai leader di Verdi e Sinistra Italiana, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, mirato a indagare sulle procedure utilizzate da Salvini per l’avanzamento del progetto.
Cracolici distingue chiaramente tra l’opportunità di costruire il ponte e le procedure adottate, sottolineando la necessità di trasparenza e di verificare che non vi siano interessi illeciti dietro al progetto. Esprime preoccupazione per il fatto che Salvini, utilizzando l’opera a fini di propaganda, possa involontariamente fornire argomentazioni a chi vede il ponte come un’infrastruttura sbagliata.
Il consigliere regionale evidenzia come il finanziamento del ponte abbia già avuto ripercussioni negative, sottraendo risorse finanziarie destinate ad altre infrastrutture essenziali in Sicilia, come la costruzione di tre grandi ospedali. Questo, secondo Cracolici, rafforza la percezione che il ponte sottragga risorse piuttosto che attrarle, ponendo un dilemma tra la realizzazione del ponte e la costruzione di ospedali.
Cracolici critica anche l’atteggiamento del presidente della Regione, Renato Schifani, che pur avendo espresso lamentele sulle modalità di finanziamento scelte da Salvini, alla fine ha accettato la decisione, sottolineando una mancanza di negoziazione reale tra il governo centrale e le regioni sullo sfruttamento dei fondi di coesione.
Questo approccio, secondo Cracolici, sottrae significativamente alle risorse destinate alla Sicilia, mettendo in luce una dinamica di subordinazione che potrebbe avere ulteriori sviluppi negativi.

stefanodemartino@gmail.com'

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