Il piano di rimozioni delle carcasse abbandonate a Roma ha preso una nuova svolta con un aumento dei controlli e interventi più rapidi. Centinaia di segnalazioni di veicoli abbandonati sono state registrate nell’ultimo anno, spaziando dai quartieri del Nomentano, al Tiburtino, alla Cassia fino all’Eur e Monteverde.
Secondo Mario De Sclavis, comandante della polizia Municipale di Roma, l’attenzione su questi veicoli abbandonati è alta e sono stati predisposti maggiori controlli per garantire una risposta più rapida. L’operazione coinvolge agenti della Municipale incaricati di eseguire una serie di accertamenti sui veicoli per risalire ai proprietari e procedere con la rimozione e lo smaltimento del veicolo.
Tuttavia, la procedura di rimozione è soggetta a tempi burocratici necessari per avviare la pratica, poiché è fondamentale verificare che il veicolo sia effettivamente abbandonato. Ciò rappresenta un processo complesso, considerando che nel periodo 2015-2019, a causa di problemi burocratici, circa la metà dei veicoli abbandonati risultava registrata nei depositi degli sfasciacarrozze, in attesa della ripresa delle attività.
Attualmente, nonostante il riavvio delle operazioni di rimozione, la situazione rimane critica con una media di circa 3.000 segnalazioni di veicoli abbandonati all’anno. Le multe per chi abbandona un veicolo in strada sono significative, spaziando da 849 euro per un veicolo sprovvisto di assicurazione fino a 1.666 euro per l’abbandono di rifiuti pericolosi.
L’obiettivo principale di queste azioni è contrastare il degrado urbano e migliorare la qualità della vita dei cittadini, assicurando una maggiore pulizia e sicurezza nelle strade della Capitale.
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