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L’ex ministro Carlo Giovanardi rilancia l’ipotesi che l’abbattimento del DC9 Itavia sopra Ustica il 27 giugno 1980 sia stato causato da una bomba, non da un missile o una collisione. Questa tesi è supportata dalle sentenze dei tribunali che hanno assolto i generali coinvolti e dalle prove tecniche, comprese le risposte fornite dagli Stati Uniti e dalla Francia.

Giovanardi fa riferimento a documenti recentemente desecretati, incluso un rapporto del 27 giugno 1980, in cui si avvertiva il governo italiano di un possibile attentato. Questo, insieme alle testimonianze dei piloti presenti nell’area quella sera, alimenta la convinzione che il disastro sia stato causato deliberatamente.

Le argomentazioni di Giovanardi puntano a smontare le teorie riguardanti presunte battaglie aeree e a sottolineare la posizione ufficiale del governo italiano, che non ha mai contraddetto l’ipotesi dell’esplosione di una bomba a bordo.

Questi fatti, secondo l’ex ministro, escludono qualsiasi coinvolgimento del Generale Moretti, pilota di uno degli F-104 presenti nell’area quella sera. La sua presenza nei cieli quella notte non è legata all’incidente, ma alle normali attività di volo.

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