Antonio Ricci, figura di spicco nel panorama televisivo italiano, offre una prospettiva insolita sul ruolo dei giornalisti e sull’etica nel mondo dei media.

Ricci, noto per essere il creatore di “Striscia la Notizia”, non esita a mettere in discussione il concetto tradizionale di giornalismo come “finestra sul mondo”, sostituendolo con l’idea di una “finestra sul mercato”.

Il suo commento sulla presunta pubblicità occulta di gioielli indossati da Francesca Fagnani riflette questa visione, sottolineando come i giornalisti, secondo l’Ordine dei Giornalisti, non dovrebbero fare pubblicità. Tuttavia, Ricci riconosce che nel mondo dei media c’è sempre qualcuno che trae vantaggio dalle azioni altrui, anche involontariamente.

Ricci si distingue per il suo umorismo e la sua autoironia, definendosi “santo” nonostante la sua fama di “diabolico”. Questa dualità riflette il suo atteggiamento verso il suo lavoro e verso coloro che critica attraverso il suo programma televisivo.

Infine, Ricci affronta anche questioni più serie, come il “pandoro gate”, osservando che il danno causato da un’azione discutibile può essere maggiore rispetto alla sanzione che ne deriva.

Le sue parole, permeate di sarcasmo e riflessioni provocatorie, offrono uno sguardo unico sul mondo dei media e sull’etica giornalistica.

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