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Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si trova ad affrontare una decisione cruciale: porre fine alla deriva finanziaria causata dal generoso Superbonus edilizio.

Con una voragine nei conti pubblici che raggiunge cifre astronomiche, la proposta di Giorgetti di bloccare le compensazioni fiscali e rendere retroattivo il provvedimento ha scatenato un’ondata di proteste, soprattutto da parte di Forza Italia.

Il bonus 110% ha concesso finora un’enorme somma di crediti fiscali, con la prospettiva di ulteriori aumenti dovuti al Superbonus. Con oltre 200 miliardi di crediti d’imposta ancora da spendere, il taglio alle compensazioni era diventato inevitabile. Nonostante le critiche sulla retroattività del provvedimento, Giorgetti ha ritenuto che l’interesse generale dovesse prevalere su quello particolare.

La mancanza di un confronto preventivo con le parti interessate è stata criticata, ma Giorgetti ha dovuto agire con decisione per evitare dilazioni che avrebbero solo aggravato la situazione finanziaria del paese. In ultima analisi, seppur una scelta difficile, il blocco delle compensazioni fiscali si è reso necessario per preservare la stabilità economica del paese.

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