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In vista della messa in onda del film “Sei nell’anima”, biopic dedicato a Gianna Nannini su Netflix, la cantante ha condiviso alcune dichiarazioni sorprendenti riguardo al suo passato e alle sue esperienze personali.

Nannini ha svelato alcuni aspetti del rapporto con suo padre, affermando che, nonostante non fosse violento o autoritario, aveva delle idee preconcette sulle donne cantanti. Ha rivelato che il padre aveva delle resistenze nei confronti delle donne che cantavano, considerandole in maniera dispregiativa, e ha citato il Marocco come esempio, dove le cantanti erano oggetto di sfruttamento.

La cantante ha raccontato un episodio significativo della sua adolescenza, quando suo padre le proibì di cantare e la indirizzò a prendere lezioni da un’insegnante bulgara. Quest’ultima, secondo Nannini, le insegnò a utilizzare il diaframma, le ovaie e l’utero per cantare.

Il film “Sei nell’anima”, diretto da Cinzia TH Torrini, si basa sul libro autobiografico della rockstar e narra i primi 29 anni della vita di Nannini. La giovane attrice Letizia Toni interpreta il ruolo della cantante.

Nannini ha confessato di aver pianto durante la visione del film, affermando di voler vedere se stessa attraverso gli occhi degli altri. Il film sarà disponibile su Netflix a partire dal 2 maggio 2024.

Sulle voci riguardanti un possibile sequel incentrato sulla seconda parte della sua vita, Nannini ha risposto in modo enigmatico, lasciando aperta la possibilità e sottolineando che, comunque vadano le cose, si è divertita durante la realizzazione del primo film.

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